martedì 18 maggio 2021

La mia vita segreta, quella di Luigia Z, quella di Leonard Cohen




          LA MIA VITA SEGRETA, QUELLA DI LUIGIA Z, QUELLA DI LEONARD COHEN

Leonard Cohen, qui nonno, è tornato a cantare. La sua vita segreta. Perché dopo aver smesso di calcare i palchi si è accorto che l’amministratore delle sue risorse pensionistiche in dollari gli aveva portato via tutto. Tutto. Mi sta simpatico a chi capita che gli portino via tutto. Primo perché è da scemi, e anch’io lo sono, secondo perché dimostra al ladro che può godersi il malloppo ma che l’artista ha ancora in sé il “suo” tesoro. In questo caso la voce, la voglia di scrivere altre canzoni, insomma gli fa un piacere. Cohen è venuto anche a Lucca. L’anno scorso. L’ho ascoltato Luigia, dalle Mura. Meglio che in Piazza Napoleone. Devo dirti che non so scegliere tra Eric Burdon che invecchia allargandosi e Cohen che invecchia assottigliandosi con il collo a tartaruga. Eric stravizia Leonard fa l’asceta. Vita segreta di eccessi e vita segreta di recessi. Il Rock è proprio uno strumentario utilissimo. E c’è chi ancora legge la storia della poesia italiana. E ci impara sopra. Stanotte ho avuto la mia vita segreta messa in luce, Luigia, con la pagina di un quaderno manoscritto, e una dedica a mamma! Ora è alba più fumosa d'una benedizione incensata nella festa di sant’Alesssandro a Vecchiano. In questa foschia respiro a pieni polmoni. E occhi caracollanti malizia. Ti garberebbe vederli. Ne sono convinto. Mi senti tuo quando corro pericoli. Quasi irreparabili. Perché come te non baro dinanzi a quanto chiede il destino. Nella mia vita segreta questo è in luce. Spargici sopra un sorriso un bacio. Mi aiuta a raggiungerti. Tuo Accio


LEONARD COHEN
IN MY SECRET LIFE





 

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