venerdì 1 ottobre 2010

Accio e il Pazzo. In difesa degli Zeppelin contro i Pooh.





IN DIFESA DEGLI ZEPPELIN CONTRO I POOH


Sì, ci sono due sentieri che puoi percorrere, ma alla lunga
C’è sempre tempo per cambiare la strada che hai intrapreso
E mentre scendiamo per la strada
Le nostre ombre sono più alte delle nostre anime
Là cammina una donna e tutti noi la conosciamo
Che brilla di luce bianca e vuole dimostrare
Che tutto si strasforma in oro
E se tu ascolti con molta attenzione
Alla fine la melodia giungerà a te
Quando tutto è uno e uno è tutto
Essere una pietra e non rotolare

(...)

Accio diglielo anche te che noi non possiamo a questo punto portarle a cena, hai sentito cosa hanno detto? No! niente scuse. Non fate le ruffiane, voi avete detto che vi piacciono i POOH e che bisognerebbe ascoltare la musica italiana! Ma secondo voi io posso andare a ballare con due così, diglielo tu Accio, questa serata non può funzionare, volete capire cosa dice? in italiano? Accio, traducela tu che hai studiato inglese!, non fai lingue?, ma cosa vuol dire! uno che fa inglese a scuola dovrebbe saper tradurre Stairway to Heaven, ma allora non sai una sega di nulla anche te! io insomma a cena non ci vengo e nemmeno al Saint Louis! Vi lascio la macchina andate voi, Accio non star lì a pacificare,… nessuno può dire queste cose degli Zeppelin sulla mia macchina… sì, son matto, ma l’onore del rock è onore!

Due giorni dopo ci ripresentammo da Michela ed Emilia, al Forte, con tutti e quattro gli LP degli Zeppelin… per scusarci. Scuse accettate. E andammo al mare! E col mangianastri,... anche su cassetta il IV degli Zeppelin il Pazzo regalò alle ragazze!; sulla sabbia calato il sole, sdraiati e abbracciati, mentre Plant cantava la canzone d'amore più bella della storia del rock, interpretavamo il nostro vitalismo. Nella serata del litigio "in difesa degli Zeppelin" le avevamo riaccompagnate a casa, io malvolentieri, Emilia mi garbava. Da soli. Neri dal nervoso. Eravamo andati da una sala all’altra scendendo verso Viareggio. E bevevamo. Io guidavo il maggiolone di Paolo. Lui era senza patente perché gliela avevano tolta.  In un incidente aveva sfatto la macchina, si era fratturato mezzo e il conducente dell’altra auto ci aveva rimesso la vita. Un disastro. Il Pazzo non avrebbe mai superato il senso di colpa. Raggiungemmo Migliarino Pisano. Passammo dal viale. Poi io non ce la facevo più, mi si chiudevano gli occhi. Allora fermati Accio, porcamiseria ci ammazziamo. Ma qui è pieno di puttane. E allora non si può dormire dove ci sono le puttane? E se ci rompano le palle i magnaccia? Ho la doppietta sotto al sedile, domani l'altro vado a caccia. Allora siamo al sicuro, Pazzo. Più che al sicuro Accio. Butta giù il sedile e facciamo una dormitella e poi si riparte. Altro che dormitella. Alle sette ci bussarono ai vetri quelli della nettezza urbana. Del Comune di Vecchiano. Li conoscevamo. E dovevano spostare i cassonetti. Scuotevano la testa. E ci prendevano in giro. I grandi casanova vanno a puttane?

- Senti Paolo è meglio se torniamo da Emilia e Michela. Poi Emilia mi piace…
- Giusto! Ma prima andiamo nel negozio a prendere i dischi degli Zeppelin… passi che votano DC
   ma perlomeno nel Rock ci devono dar ragione!

Era il 1972 o 1973 ora non ricordo. Lotta Continia sezione distaccata bella vita, avevano detto gli operai della N.U. E avevano ragione. Era bella vita. E mi viene in mente in questa serata alpina. Nessun libro, nessun scritto, varrà mai una serata come quella, nel prima mattoide della difesa di un gruppo rock  con la dormita sul viale delle puttane! e dopo sulla spiaggia musicata dalla voce di Plant. Grazie amico mio! ovunque tu sia, caro Pazzo, in questo momento. Tuo Accio


°°°


LED ZEPPELIN
Stairway to Heaven





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