CDS: "Petali per Jeanne Hébuterne" - 1986
Claudio Di Scalzo
JEANNE HÉBUTERNE SCRIVE A MODÌ
Canzoniere di Karoline Knabberchen
Essere lo slancio sul mio fianco, oh!, che darei.
Crescere e nutrire una parte per volta: particolari, intagli
dentro giovani qualità.
Identificami con un aggettivo e sia questa, d’ora innanzi,
la mia arte!
La falce di luna che divide la nostra vista risiede dentro
questa casa. Ha messo radici e deride la mia nudità: illumina stanze come una
abat-jour e non c’è verso di smorzarne il chiarore.
Vedi, se potessi nascondermi in un frammento, mi pianteresti
ancora, con la bella stagione, dentro la terra morbida nel vaso sopra il
davanzale. Sboccerei diversamente, aggiustando ciò ch’è guasto in natura.
Stringeresti la mia vita e io non me ne pentirei. Ogni
abbozzo migliorerebbe l’esito al precedente, e, senza accorgercene, saremmo felici.
È di gomma l’essere. Se lo spolpi rimane tra i denti il suo
Io che sa di vecchio rogo, d’Inquisizione ed erbe aromatiche bruciate assieme
alle creature sterili della mia immaginazione.
Cerca di averne cura, per quel poco che vale sopra questa
terra.
da "Le età dell'angelo svizzero Karoline
Knabberchen" - 1986
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