venerdì 19 aprile 2013

Fragonard: La lezione di musica. Vedere la musica. A Luigia Zamorano

 



VEDERE LA MUSICA
 
E se spedissi a Luigia dei dipinti dove si “vede” la musica? Gli strumenti, i corpi dei musicisti, i luoghi dove la musica nasce? Mi accorgo di avere un empito manualistico. E difatti riapre la scuola. Domani. Sarò il tuo professore ignorante del linguaggio musicale che però troverà tanti dipinti a rammentargli che una volta arrivato lì da te, se questa galleria ti sarà piaciuta, e sarà servita a difenderti dal gelo polare, potrai spiegarmi l’abc del solfeggio, la tastiera del pianoforte, come si legge una partitura. E passando davanti a tutti questi dipinti che avrai esposti nella tua camera forse udirai una semplice melodia che ti dice: Dagli un bacio! È stato uno strumento musicale anche lui! Con parole scritte sopra un Weblog!


Jean Honoré Fragonard (1732 - 1806) - La lezione di musica, Louvre

Questo dipinto, a Parigi, al Louvre è uno dei soggetti che più stavano in punta di pennello al maestro, quando era il prediletto di dame che portavano il nome di Pompadour o di Madame du Barry, e fu proprio quest’ultima a venirle il pallino per una serie di dipinti da “Boudoirs” che suggerissero come avanza l’amore nel cuore tenero delle ragazze. Fragonard non se lo fece ripetere due volte, e con un paggetto che regge lo spartito e una ragazza che posa i delicati ditini sulla tastiera del clavicembalo, crea un’atmosfera dove è facile intendere che di lì a poco la quindicenne, o sedicenne che sia, cederà al primo bacio.
Non vedi che ha il tuo incarnato?
I colori sono sfumati, dolci come caramello, la lezione di Boucher s’avverte, ma la morbidezza coloristica e tutta farina della sua tavolozza. Ombre tenui, colori in velatura mite, atmosfera da salotto settecentesco non possono che evocareMozart, e per questo, Luigia mia, unisco al dipinto la sonata che sto ascoltanto, la numero 16 in do maggiore, K 545,  eseguita da Sviatoslav Richter, a londra, nel 1989. Il rondò.



ORE 22,15






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