sabato 2 settembre 2017

Claudio Di Scalzo: Storia di un bacio ad affresco in un cascinale. Di ieri e di domani. A Sara Cardellino

CDS: "Il bacio perduto di Medea Topino Virgolina e Giasone Accio 
 Maggio 2011 - Tempera e acrilico su parete 3 m x 4 metri






Claudio Di Scalzo

STORIA DI UN BACIO AD AFFRESCO IN UN CASCINALE. DI IERI E DI DOMANI.


Sono tornato, questa estate, nel luglio, in un cascinale della fattoria del Gioia, in località Lago di Massaciuccoli-Puccini, dove capitammo, nel maggio 2011, io e Medea Sara Virgolina.

M’era presa l’idea, matta e lucida, di entrare in questi cascinali abbandonati, un tempo abitazioni, e allora nel migliore dei casi depositi per il granoturco a seccare, dipingendo sulle pareti scene di fantasia o agresti o nell’espressionismo che prediligo. Neppure li firmavo. Arte passaggio e via altrove. Come nel Medioevo.

Ho rivisto il bacio che dipinsi. L'ho fotografato. Dove sono senza baffi. Una delle poche volte nella mia vita. “Se li togli ti bacio meglio”. E io Giasone ubbidii.
Il bacio l’umidità e il tempo l’ha rovinato. Ma è diventato anche artisticamente più suggestivo.

Ho pensato che vi tornerò con Sara Cardellino ad ottobre. Per la Fiera del Fumetto a Lucca. E dipingerò un altro bacio. La modella stavolta mi prenderà con i baffi. Del resto, ciò, non può che accettarlo e viverlo nel reale e nell’immaginario dipinto, come “Donna che visse due volte con nomi diversi” (Medea Virgolina e Sara Cardellino) nel petto dello stesso uomo. Che poi sono io che qui racconto e disegnai e disegnerò.





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