venerdì 18 marzo 2011

Alfredo e Alfredino Mazzoni: Furbo e più furbo. Poema casaro. Traduzione di Ivagna Lo Cencio.

                                              

                                   Alfredino Mazzoni + furbo dorme beato. Alfredo furbo, che non si vede, dorme nel pelo di capra


UN RICCIOLO DI PECORA NON FA UN MATERASSO FRATELLO MIO

Alfredo con il fratello Alfredino, furbo e + furbo, iniziano qui un poema casaro, in duetto, dedicato al loro duro lavoro sulle vette e alla natura che osservano. La traduzione dal dialetto dei gavèi di Morbegno (Valtellina) è affidato alla traduttrice Ivagna Lo Cencio, della Sorbona di Parigi che stanca di tradurre Camus e Sartre ha optato per la virile prosa dialettale dei fratelli, furbo e + furbo, Mazzoni.

-Un ricciolo di pecora vola sul tratturo, fratello più furbo
-Se fossero un migliaio avremmo il materasso, fratello meno furbo di me

(Traduzione di Ivagna Lo Cencio)






 

Nessun commento:

Posta un commento