ADAMO MIO RAMO
Sempre dall'ebraico, Adam è l'uomo. L'essere umano. L'esempio, il modello, lo stampo per tutti gli altri. Tu sei Adamo calco perfetto nel lago infuocato dell'amore che non si prosciuga né si contiene, ma fluisce e straripa dagli argini del sentimento nel moto continuo, assoluto e devastante più naturale del creato. Se mi ami nel nome di Adamo non posso che esserti ancella perché dalla tua sostanza discendo, strappo di carne viva, brandello senza senso nuoto nell'universo del mai... grazie a te e a te solo rendo lode, non per schiavitù ma in segno di riconoscenza sublime.
Con la mia logica, da Eva, da assente dal Paradiso - sempre sul punto di ricomporsi attorno a me se torni - penso che “essere vinta” dalla solitudine sia a dir poco doloroso in giornate di maggio; ma per fortuna il vento sta strappando le camicie sulla terrazza e il demoniaco slitta di conseguenza nel clima. Ostile. Ma passeggero.
... Sei tu, Vittorio, che mi contieni... qualsiasi sia la lettura che cincischio sul libro del Dio unico; e un po’ di salvezza è a portata di respiro, di bacio.
Alice Pagès
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